Sito a cura del Dott. Salvatore Pollina
Vivere bene la menopausa.
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Climaterio: fenomeno naturale o tabù?
Una dimensione complessa Al giorno d'oggi, molte donne
attraversano il periodo dell'ultimo terzo di vita accompagnate da una
sensazione di disadattamento e una delle ragioni di ciò è l'at-teggiamento
nei confronti dell'argomento, che può essere condensato spiritosamente
nella frase: "Voglio vivere a lungo, ma non ne voglio sapere di
invecchiare!". Tuttavia questa è solo una delle componenti del
disadattamento; viviamo in un'epoca in cui l'attività è considerata
sinonimo di giovinezza, in cui i modelli fotografici e pubblicitari sono
ammirati come l'incarnazione della bellezza assoluta. Ciò contribuisce a
far apparire alla donna la menopausa come uno dei periodi più difficili
della sua vita. A complicare ancora il quadro, questo periodo coincide con
modificazioni radicali della sfera privata e/o lavorativa. Dopo averli
cresciuti, la donna vede i propri Verso atteggiamenti consapevoli. Oggi vi sono tuttavia molte donne che pensano secondo linee differenti. La donna moderna è attiva ed informata, non è più disposta a tollerare i sintomi della sindrome climaterica in silenziosa rassegnazione a ad accettarli come corredo inevitabile del destino femminile, conscia del fatto che oggi sono disponibili validi strumenti d'aiuto. Le donne che oggi entrano nel climaterio appartengono ad una generazione moderna che è già venuta a contatto con gli ormoni contraccettivi, una generazione più emancipata che ha preso confidenza col proprio corpo e che è quindi predisposta a gestire attivamente i momenti critici della propria vita. L'atteggiamento nei confronti della menopausa si sta già modificando e l'argomento rappresenta sempre meno un tabù. L'incredibile sviluppo della comunicazione a tutti i livelli ha contribuito non poco a diffondere un'informazione più corretta sui problemi e i rischi dell'età post-menopausale e sulle possibili soluzioni. Un numero sempre crescente di donne comincia a riconoscere le opportunità offerte dall'ultimo terzo di vita, i vantaggi della loro nuova libertà. Molte di loro considerano ora la prospettiva della menopausa con maggiore ottimismo rispetto alle donne della stessa età di qualche anno fa. Procediamo verso un'era in cui la perdita della fertilità non sarà più considerata come il termine del ruolo femminile, bensì verrà vissuta come momento di conquista di maturità e liberazione.
È normale che questo momento di
passaggio possa ad alcune mettere paura; è importante allora affrontarlo
con curiosità, se possibile con allegria, ma soprattutto con la
consapevolezza che accanto ad aspetti negativi ce ne sono parecchi positivi.
La donna ha spesso più tempo per sé e può organizzare diversamente la
propria giornata dedicando più tempo ai propri interessi o semplicemente
rilassandosi. L'aspetto sessualità. In menopausa è possibile che il desiderio sessuale si attenui e ciò è dovuto al fatto che il corpo va incontro a modificazioni che condizionano la sua capacità di rispondere agli stimoli. Durante la vita fertile gli ormoni femminili alimentano il desiderio proteggendo i tessuti genitali, favorendo il mantenimento di una buona lubrificazione e quindi di una rapida risposta eccitatoria, facilitando anche l'orgasmo. La carenza di estrogeni, tipica della menopausa, priva i tessuti genitali di un apporto trofico (nutritivo) essenziale. I genitali esterni possono perdere turgore ed elasticità; la vagina può andare incontro a fenomeni di atrofia, di irrigidimento e secchezza. In queste condizioni la penetrazione può divenire dolorosa (dispareunia) o addirittura impossibile; è chiaro che se il piacere del rapporto viene sostituito dal dolore, l'esperienza sessuale diverrà sempre meno attraente. Ecco perché la dispareunia è una della cause principali di scomparsa del desiderio sessuale nella donna dopo la menopausa. Il giusto equilibrio degli ormoni sessuali femminili garantisce anche un livello ottimale di neurotrasmettitori (sostanze che permettono la trasmissione degli impulsi nervosi) da cui dipende il desiderio a livello psichico. Lo stesso equilibrio sostiene livelli ottimali di endorfine, sostanze cerebrali deputate alle sensazioni di benessere e piacere. Ne consegue che il calo degli estrogeni ovarici che si verifica in menopausa provoca un complessivo peggioramento delle caratteristiche sopracitate. Il desiderio femminile dopo la menopausa può anche essere minato dall'alterazione dei ritmi del sonno, a loro volta sotto influenza estrogenica, disturbati dalle vampate notturne accompagnate da sudorazione. Che fare allora? Oggi la medicina ha a disposizione dei mezzi efficaci per migliorare anche la vita sessuale della donna in menopausa. Lo specialista, dopo aver valutato in ogni singolo caso, anche attraverso opportune indagini cliniche, lo stato generale della donna, potrà consigliare l'utilizzo di un trattamento ormonale sostitutivo che, a seconda dei casi, potrà essere somministrato sia localmente (creme per via transvaginale) che per via generale (orale, transdermica con cerotti, ecc.) con benefici, in quest'ultimo caso, distribuiti a livello di tutto l'organismo. |
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