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Sito a cura del Dott. Salvatore Pollina

 

Trasferimento di embrioni (Transfer).

 

Il trasferimento di embrioni consiste nell’introdurre nella cavità uterina, passando per il collo dell’utero, un tubo molto fine di plastica (catetere) contenente gli embrioni. Questa metodica è totalmente indolore nella maggior parte dei casi. Si effettua in posizione ginecologica e dura circa 10 minuti.

NUMERO DI EMBRIONI TRASFERITI: la scelta del numero di embrioni trasferiti è stabilita fra voi e il vostro medico o con il medico che effettua il transfer. Si trasferiscono abitualmente 3 embrioni, il che sembra essere un buon compromesso tra un buono tasso di gravidanze e un tasso di gravidanze multiple accettabile. In casi particolari, il numero di embrioni può essere ridotto o aumentato.

Il giorno dopo il prelievo dovete telefonare per conoscere i risultati della fecondazione. Il giorno del transfer sarà fissato con l’Équipe. L’orario di questo transfer vi sarà precisato. Vogliate rispettare l’ora che vi è data. L’ostetrica FIVET vi proporrà eventualmente una seduta di rilassamento di mezz’ora per meglio distendervi. Dopo il trasferimento resterete circa 20 minuti nella sala dove avete effettuato la procedura. Durante i giorni successivi, potete fare un vita normale ma tranquilla e riprendere il lavoro senza problema, salvo eccezioni. Dovete però evitare i lunghi tragitti in macchina, di sollevare pesi e di stare in piedi troppo a lungo.

Consulto Post-Fiv.

Prendete infine un appuntamento con il vostro medico per un consulto "post-FIVET" che fa il punto sul vostro tentativo, e ciò 3 o 4 settimane dopo il transfer, in modo che il risultato sia già conosciuto.

Difficoltà nel transfer.

Al momento del trasferimento degli embrioni in utero possono presentarsi alcuni problemi. In primo luogo lo stato ansioso della paziente può interferire con la corretta applicazione della tecnica sia per una ipersensibilità della donna ad ogni manipolazione, sia attraverso la possibile somatizzazione in spasmi cervico-vaginali. La difficoltà che più spesso si presenta è costituita dall’arresto della progressione del catetere lungo il canale cervicale dovuto a stenosi. Si classifica i transfers in relazione al grado di difficoltà incontrato, in:

a) Transfers facili: il trasferimento ha successo al primo tentativo e sul catetere si riscontra una minima quantità di muco.

b) Transfers sospetti: sono quelli che presentano difficoltà nell’attraversare l’orifizio uterino interno o durante i quali non si ha la certezza della posizione della punta del catetere o, ancora, dopo i quali si riscontra sangue sul catetere o nell’orifizio uterino interno.

c) Transfers difficili: richiedono lunghi periodi di manipolazione per attraversare la cervice, necessitano spesso di una certa pressione e, talvolta, si accompagnano ad una perdita ematica o a necessità di dilatazione.

Nei programmi di fecondazione assistita, la condizione fondamentale affinché l’impianto si realizzi è rappresentata dal sincronismo fra la recettività uterina e lo stadio di sviluppo dell’embrione. La maggior parte delle gravidanze si ottiene con embrioni a 4-8 cellule.

Dopo il transfer:

- Eviti l’ansia o le eccessive attenzioni verso se stessa o ricevute dal partner, che rappresentano la modalità più errata nel relazionarsi con l’ambiente familiare e con il mondo esterno.

- Conduca una vita il più possibile normale, evitando traumi addominali, fatica fisica, rapporti sessuali, esposizione al caldo e al freddo eccessivi, riducendo inoltre l’assunzione di caffeina e astenendosi il più possibile dal fumo.

- Dopo 14 giorni dal transfer di embrioni, o dal GIFT, se non si è presentato un flusso mestruale normale, potrà eseguire Lei stessa un test di gravidanza a sensibilità 50 o 75 UI (potrà utilizzare i test reperibili in farmacia).

- Se il test risultasse negativo Le consigliamo di ripeterlo a distanza di una settimana e se fosse ancora negativo en assenza di un flusso mestruale regolare di contattarci telefonicamente o a mezzo telegramma.

- Se non si è instaurata una gravidanza, si presenterà un flusso mestruale regolare circa 12 giorni dopo il transfer e comunque puntuale rispetto alla data per cui era atteso. E' possibile che il flusso sia inizialmente meno intenso e più doloroso del solito o anche che Lei veda dei coaguli o grumi di sangue. Tutto questo è assolutamente normale e teniamo a precisarle che in nessun caso Lei potrà vedere gli embrioni, che in questa fase dello sviluppo, sono visibili solo al microscopio.

- Se il test risulta positivo, si metta in contatto con noi per ulteriori istruzioni.

- Accertato che si è instaurata una gravidanza, non dovrà interrompere la terapia assegnatale al momento del transfer fino alla 12° settimana di gestazione.

- Il successivo decorso della gravidanza dovrà essere seguito dal Suo ginecologo di fiducia tenendo conto che la Sua sarà una gravidanza assolutamente normale, ma che probabilmente rimarrà unica.

- La preghiamo, se non l'ha già fatto, di dare un Suo recapito telefonico alla nostra segretaria. In questo modo potremo contattarla in caso di necessità o semplicemente per sapere l'esito del test.

 

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