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Sito a cura del Dott. Salvatore Pollina

 

La terapia ormonale sostitutiva

 

 

Integrare qualcosa che viene a mancare.


I primi segnali arrivano dal ciclo mestruale che perde la sua regolarità: le mestruazioni si fanno più frequenti o più rare e il flusso può cambiare di intensità. Tutto questo si verifica perché, mediamente verso i cinquant'anni di età, le ovaie cominciano a perdere la loro completa funzionalità producendo minori quantità di ormoni estrogeni. È la menopausa, termine scientifico che indica l'ultima  mestruazione ma che, nel linguaggio comune, rappresenta un periodo della vita della donna caratterizzato da molti  cambiamenti, sia fisici che mentali. In effetti, il calo degli ormoni estrogeni che si verifica in questa fase della vita provoca nell'organismo della donna una serie di squilibri che a volte si manifestano con disturbi più o meno fastidiosi. Con l'interruzione del ciclo mestruale possono comparire disagi come vampate di calore, sudorazioni improvvise, insonnia, disturbi dell'apparato urinario e genitale, irritabilità, nervosismo, depressione , ecc. Ogni donna ha la sua menopausa, con sintomi e disagi differenti.

Ricostruire una situazione "naturale".

La terapia ormonale sostitutiva serve proprio per compensare quella quota di ormoni che l'organismo non è più in grado di produrre da sé: riequilibrando la situazione ormonale si riesce anche a porre rimedio ai
disturbi legati alla menopausa. Naturalmente sarà il Ginecologo a valutare la necessità di attuare questo tipo di terapia, a deciderne le modalità e a prescrivere i controlli necessari prima dell'inizio e nel corso della terapia stessa. Una corretta terapia ormonale prevede l'impiego di ormoni estrogeni combinati ai progestinici per replicare il più fedelmente possibile il ciclo naturale della donna. Una terapia "su misura". Attualmente il Ginecologo può disporre di diverse forme di somministrazione della terapia ormonale sostitutiva: accanto a metodi più classici come le pillole da prendere per bocca, oggi ci sono anche i cerotti, che consentono l'assorbimento degli estrogeni attraverso la pelle. Esistono poi anche creme specifiche per i problemi delle mucose uro-genitali: queste però agiscono soprattutto localmente. Sono inoltre disponibili metodi di somministrazione percutanea, intrauterina o per impianti sottocutanei. Sarà il Ginecologo, a seconda delle esigenze e delle necessità di ogni singola donna, a consigliare la terapia sostitutiva più adatta. Anche la durata del trattamento deve essere stabilita dal Ginecologo; comunque, per un'efficace prevenzione dei danni dell'osteoporosi o delle malattie cardiova-scolari, è necessario continuare la terapia per un lungo periodo. 

Piccoli fastidi che a volte possono presentarsi.


Anche la terapia ormonale sostitutiva, può, in alcuni casi, dare qualche piccolo fastidio; di solito, comunque, si tratta di manifestazioni lievi e passeggere. Possono comparire un senso di tensione al seno, gonfiori alle gambe, pesantezza. Quando lo schema terapeutico impiegato è ciclico, durante la fase di interruzione della terapia potrebbero verificarsi delle leggere perdite di sangue che però sono del tutto normali e non devono assolutamente preoccupare. Normalmente il fastidio di questi piccoli disturbi è trascurabile rispetto al miglioramento dei sintomi legati al calo ormonale ottenuto con la terapia sostitutiva. È stato infine dimostrato che il trattamento ormonale sostitutivo in menopausa, somministrato continuativamente per almeno 5 anni, non è associato ad alcun aumento del rischio di tumori mammari o uterini. 

Il ginecologo: una figura amica in menopausa.


In questa importante fase della vita di ogni donna in cui tante trasformazioni si verificano, il colloquio con il
Ginecologo di fiducia è molto utile. Potrà chiarire tutti i dubbi che si dovessero presentare e sarà un alleato prezioso per aiutare ogni donna a restare in buona salute e a vivere la propria menopausa non  come un problema, ma come un periodo nuovo della vita, diverso dai precedenti, ma non per questo meno ricco di soddisfazioni.

Perché è utile la terapia ormonale sostitutiva.


Esistono principalmente due ragioni per le quali il Ginecologo può prescrivere la terapia ormonale sostitutiva: la prevenzione dell'osteoporosi e delle malattie cardiovascolari (del cuore e delle arterie) e la cura dei disturbi che compaiono in menopausa.

Per l'osteoporosi.

Il motivo più importante è la prevenzione dell'osteoporosi e delle malattie del cuore e delle arterie, soprattutto nei soggetti che per diversi motivi sono maggiormente predisposti. Come già detto in precedenza, il calo drastico di estrogeni che si verifica con la menopausa provoca degli squilibri nell'organismo della donna. Le ossa sono tra gli organi che maggiormente possono risentire di questi squilibri: con la menopausa diminuisce la quantità di calcio che si fissa nelle ossa e le ossa tendono a diventare più fragili e a deformarsi: è l'osteoporosi, una malattia che si sviluppa senza dare segnali e che si manifesta quando è già in fase avanzata, tanto che può bastare una banale caduta per provocare una frattura. Proprio per queste sue caratteristiche l'osteoporosi  deve essere il più possibile prevenuta: la terapia ormonale sostitutiva, mantenendo i livelli di estrogeni vicini a quelli naturali, contrasta il meccanismo di distruzione delle ossa e le protegge. È stato dimostrato che la terapia ormonale sostitutiva a lungo termine è in grado di ridurre del 50% il rischio di fratture del femore e del polso e del 70-80% il rischio di cedimenti delle vertebre. 

Per cuore e arterie.

La prevenzione è di fondamentale importanza anche per le malattie cardiovascolari. Il sesso femminile, prima della menopausa, proprio grazie agli estrogeni è protetto dal rischio di contrarre queste malattie. Gli estrogeni, infatti, mantengono il cuore e le arterie in buona salute: aumentano il colesterolo "buono" (HDL) e diminuiscono quello "cattivo" (LDL); evitano la formazione di depositi di colesterolo a
livello delle pareti dei vasi e permettono al sangue di scorrere meglio anche attraverso effetti positivi sulla coagulazione. La riduzione di estrogeni che si verifica in menopausa ha come conseguenza la cessazione di questa "protezione": ecco perché la terapia ormonale sostitutiva, riportando i livelli di estrogeni vicini a quelli della fase fertile, può essere un buon supporto nella prevenzione delle malattie del cuore e delle arterie. Gli effetti benefici degli estrogeni sostitutivi sono in grado di ridurre del 50% il tasso di malattie coronariche e di infarti cardiaci nella donna in post-menopausa. 

Per migliorare i sintomi e la qualità di vita.

Il secondo motivo per utilizzare la terapia ormonale sostitutiva è la riduzione dei disturbi che si possono presentare in questa fase della vita. La terapia ormonale sostitutiva è in grado di migliorare globalmente la qualità della vita attraverso i netti miglioramenti dei tipici sintomi menopausali. In particolare, il trattamento diminuisce la frequenza e l'intensità delle vampate di calore fino a sopprimerle completamente entro 2-3 mesi; questo, nel contempo, produce un sensibile sollievo dai disturbi del sonno correlati alle vampate. La terapia ormonale sostitutiva è efficace nel migliorare notevolmente i disturbi dell'apparato urinario e genitale: attraverso la stimolazione dei processi riparativi e rigenerativi a livello della vagina, dell'uretra e della vescica si riducono drasticamente i pruriti, la secchezza vaginale, l'incontinenza urinaria e la dispareunia (difficoltà e/o dolore durante il rapporto sessuale). Le evidenze accumulate finora hanno fornito risultati positivi nel dimostrare che il trattamento ormonale sostitutivo possiede un ruolo protettivo e curativo nei confronti della perdita di elasticità della pelle nella donna in menopausa, probabilmente grazie ad un'azione di stimolo della produzione di collagene a livello cutaneo.

 

 

Sito a cura del Dott. Salvatore Pollina

 

 

 

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